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La nascita

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    La nascita


La zia Lina scopre l'uso dell'acqua calda, anche se non è qui per questo. Una delle ziette s'affaccia dalla camera e le chiede se la mamma abbia partorito. Non ancora. Ma è maschio o femmina, domanda la zia Angelica, vergine come la sorella Gemma. Storna qualcosa dallo stipendio di maestra per investirlo in titoli. Poi crescono e il nipote è ricco. Dev'essere un maschio. Certamente è un maschio. Nient'affatto, replica la zia Gemma, che ha preparato un corredo rosa e gonnelline. Sarà una bella bimba. Allora la chiamiamo Rebecca dice lo zio Piero e Leoncillo se è maschio. Ma figurarsi, Rebecca. Con il mio corredo. Allora Ramona. No, no, no. E poi, Leoncillo. Ma come ti vengono queste idee?

Vedete? È la lattuga. Lo zio Piero è scapolo e litiga spesso con la madre. Si rifugia dalla sorella o dalle ziette. Ma le ziette gli preparano lattuga bollita tutte le sere. Lui ne vanta le prepotenti proprietà afrodisiache e le due vergini la eliminano dalla tavola.
Ogni tanto lo zio Piero per scongiurarne il ritorno la evoca o ne rimpiange la scomparsa. La zia Gemma si ritira per snodare il rosario e zia Angelica la segue per litigare con lei sul sesso e sul nome.

L'acqua! L'acqua calda! Il padrino, ammesso in camera da letto in virtù delle sue nozioni di veterinario, sporge la testa dal battente. L'acqua calda! La zia Lina corre il lungo corridoio. Il mistero dell'acqua calda sarà fra poco svelato. Picchia i tacchi e ripete. L'acqua! L'acqua calda!.
Le ziette si affacciano. Tutto quel trambusto per casa loro non l'hanno mai visto. Tutto quel trambusto per una gravidanza. È maschio o femmina? Leoncillo o Ramona? Muto, tu! Cunegonda, zia? Cunegonda non è male.

La nonna Maria in camera da letto sussurra di Scordia. Mia madre undici figli fece. E due maschi. Povero Tatà, morì di spagnola. Totò per una granata. Quant'era bello Totò. Le ragazze da marito lo guardavano quando passeggiava. Un Alonzo. Bello. Undici figli fece mia madre. Adele, Bianca, Elvira, Jolanda, Maria la grande, Emilia.. Mamma, smettila! La zia Lina è stizzita.
Il mistero dell'acqua calda è tra le sue mani, fumante. Lo sorregge con una mappina. Non ammette interferenze nell'ufficio del mistero.
È maschio, è maschio! Allora Leoncillo. Le ziette si assiepano dietro la porta della mamma. È bello? È bello? È nato con la camicia, dicono. La zia Gemma pensa al corredo rosa e piange.

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