La famiglia Alonzo, Scordia, 1904. Foto di Raimondo Palermo I FORMATI FOTOGRAFICI NELLE FOTO DI FAMIGLIA Da tempo custodisco alcune foto del ramo paterno della famiglia, che a sua volta mia zia teneva con cura. Malgrado ciò mostrano i segni del tempo, e dunque mi son dato a una sorta di restauro digitale. Questa foto di famiglia è stata scattata nel 1904, quando mia nonna Maria –in piedi davanti al padre Gesualdo Alonzo– aveva due anni.
Quando Dioniso cavalcava i leopardi, tra gli ampî delta pescosi e i bacini palustri sulle rive del Mediterraneo viveva una genìa d’uomini poco numerosa e taciturna. Sul volto recava la calda impronta della terracotta, vene di granito affioravano sulle loro braccia.
Signora, posso farle una foto? Quella domenica avevo cominciato a far foto prima dell’alba, sinché le campane m’avevano attirato verso una chiesetta del paese vecchio, Chora. I Patmioti cominciavano a sciamare, dopo la liturgia, col pane benedetto che avrebbero mangiato nel corso della settimana.
Le origini dei trulli non sono ben chiare, ma sembra che nel Seicento un Serbelloni Mazzanti Vien dal mare, precisamente il conte Giangirolamo II Acquaviva Orsini Del Balzo D’Aragona, abbia imposto di costruire senza cementi. Così avrebbe aggirato il divieto di costruire nuove città senza il permesso del re, e perciò avrebbe imposto la costruzione a secco: per poter consentire la rimozione degli edifici in caso di controlli. .
Nelle stagioni fredde il mare ogni tanto va via, sparisce, si ritira anche per centinaia di metri. Nella sua ritirata prepotente il mare inventa una nuova geografia, modella catene montuose, altopiani, fiumi e canyon. Allora, d’un tratto, un popolo si riversa su questa nuova terra effimera.
Casalborsetti – Il mare soffoca ogni estate sotto l’orda d’abbronzanti, ma in autunno torna a respirare, a mostrarsi come immensità, e chi lo ama torna a frequentarlo in solitudine. Così, passeggiando, d’un tratto scorgo un quadro di Friedrich, il Monaco sulla spiaggia, vivente, domestico.
Come ti chiami? S’è seduto al tavolo accanto al mio, ha ordinato un bicchiere di vino. Tutti, intorno a lui, conversano. E io sono solo. Quindi si rivolge a me, e intavola un discorso. Mario.. Mario? Mario… cioè Qemal. Kemal? Come Atatürk? Sì, come lui, grande uomo Atatürk! . Qemal Sak… da Durazzo, Albania.
Nel 1984 la Thames & Hudson pubblica i lavori fotografici di David Hockney, Camera Works. È una raccolta della sua ricerca intensa e geniale realizzata con fotocollage di Polaroid (Composite Polaroids) e stampe da pellicola (Photographic collage).
di Richard Avedon Dall’inizio della primavera del 1979 trascorsi i mesi estivi viaggiando attraverso l’Ovest, dirigendomi presso le stazioni di servizio degli autotreni, i recinti per il bestiame, camminando tra la folla nelle fiere alla ricerca dei volti che desideravo fotografare. La struttura del progetto mi fu chiara quasi sin dall’inizio e ciascun nuovo ritratto doveva trovare la sua collocazione all’interno di quella struttura.