SORRY
  • STORIE

    Grecia

    Iconostasi


1988, più di trent'anni fa. Uno splendido viaggio compiuto con i mezzi locali, che quasi meriterebbero un libro. Non so con esattezza dove si trovi questa chiesa, che fu una rivelazione, se non da qualche parte nel Peloponneso, tra Nauplia, Tripoli, Olimpia, o qualche altro luogo ancora.
Fu una rivelazione perché ben sapevo dell'iconostasi, ma vedere e sperimentare una barriera che preclude l'altare, preclude l'oriente, è altra cosa. E assaporare la stratificazione storica, percepire quella straordinaria continuità che lega la Grecia antica alla bizantina, quel senso della misura che fu timone per secoli, per circa due millenni, è sempre - sublime.

Profondamente segnata dal tempo, piena di cicatrici e mutilazioni, e però viva, robusta e fragile, ancora capace di albergare la luce. E d'un tratto, mentre la nikkormat assorbe lenta la luce, un coppia di turisti si avvicina all'iconostasi, osserva le icone, si sfalda come le pareti della chiesa. Perfetto specchio dei tempi. A sinistra della coppia fugace una Madonna incastonata nell'argento, ai suoi piedi decine e decine di ex voto, un medagliere sacro di altre battaglie, quelle della vita quotidiana.

ALTRE STORIE

Comments are closed.

Scopri di più da Locus solus

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere