Dosso Dossi, Giove, Mercurio e la Virtù, 1523-24 La pittura ha natura ermafrodita. È il luogo del non luogo. Piuttosto che una topologia, rende visibile una utopologia, una sapienza del luogo utopico, luogo sottratto alle cure dell’uomo, non abitabile: il non luogo. La sua planitudine è crocicchio di metamorfosi perpetue: la materia diviene linguaggio, il linguaggio materia. Incessantemente.